Ogni nostro progetto nasce da un’idea di programma: i brani non vengono scelti a caso, ma costruiscono un percorso in cui dialogano tra loro, legati da un filo comune fatto di temi, contrasti o emozioni.
Da qui prende avvio l’arrangiamento, che per noi è un vero atto creativo. Immaginiamo come quattro violoncelli possano restituire suoni originariamente di altri strumenti o di un’intera orchestra, sperimentando tecniche, colori e ritmi. Quando serve, ci concediamo piccole licenze creative: un pizzicato che richiama una chitarra, un colpo d’arco che imita un respiro, o persino l’uso di oggetti insoliti per evocare timbri particolari.
Ogni arrangiamento richiede pazienza, ascolto e immaginazione. Lo suoniamo, lo correggiamo, lo modifichiamo e lo proviamo ancora, nota dopo nota, fino a quando la musica prende forma nella sua versione più completa e fedele alla nostra visione.